giovedì 12 luglio 2012

Ma che bella la Val Camonica

Da M.te Campione al colle di San Zeno per poi scendere dalla val Palot a Pian Camuno

Rieccoci nuovamente ad organizzare un bel giretto per il week end...
I parecchi impegni di lavoro e famiglia han fatto in modo che la mail d'invito al club fosse spedita solo giovedì sera.
Forse il caldo, forse l'invito tardivo, forse l'orario di ritrovo... alla fine il mio cell. sabato sera non registra partecipazioni, fortunatamente Gianni e Angelo mi confermano la partecipazione telefonicamente.
Eccoci così al punto di ritrovo in tre, peccato perchè il giro sulla carta sembra essere molto carino, alla fine lo si rivelerà anche on bike.
Sono le sette, già fa un caldo biscio... il pensiero va subito alle eventuali salite, fortunatamente abbiamo in programma una scorciatoia che a molti bikers non piace.
Lasceremo un auto a Pian Camuno e saliremo comodamente e climatizzati in auto sino al Bassinale di M.te Campione 1.800 mt.
Abbiamo poco tempo, dobbiamo rincasare presto, questa la scusa per evitare la dura salita che ci porta in quota.

La salita che avremmo dovuto affrontare è bella tosta, sono contento di non averla fatta... giungiamo al parcheggio, Gianni alla guida del suo Merca s'avventura in off road in un prato (cercando un posto all'ombra), immediatamente fa inversione, esce e parcheggia l'auto nell'apposito parcheggio. Passano cinque minuti mentre ci prepariamo e scarichiamo le bici, da dietro l'angolo sbuca una Pandina della forestale, i tre agenti a bordo ci fanno notare che siamo entrati in un prato con l'auto e la cosa è vietata. Ci guardiamo attoniti, non si capisce come possano averci visto, sicuramente da qualche postazione con cannocchiali. Ok hanno ragione, una piccola infrazione istintiva alla ricerca di ombra... una decina di metri percorsi  a cui immediatamente abbiamo rimediato. Ci scusiamo e siamo pronti, prendiamo il sentiero che ci porta sulle creste, in questo breve tratto le bici vengono spesso spinte.
Fa freddino la temperatura è intorno ai 15° alla faccia del caldo afoso della città.















Dalla cresta parte il sentiero che ci regalera ampie vedute sulle valli sottostanti e sulle montagne vicine, alcuni tratti sono veramente impegnativi con pendenze proibitive, fortunatamente brevi.
Angelo ci da lezione di tenacia e resistenza affrontando le salite con un energia sovra naturale, da dietro, con bici a spinta io e Gianni ci chiediamo se fa parte di una specie aliena o se veramente è un terreste.
I miei più sinceri complimenti, ottima tecnica sia in salita che in discesa.
















Seguendo la traccia gps sul nostro Garmin, spesso usciamo dal sentiero per avventurarci nei prati.































Le creste sono piacevoli, brevi tratti in salita e discesa un susseguirsi di sali scendi, con profondi solchi lasciati dallo sciogliersi delle nevi.
Alcuni laghetti o pozze ci accompagnano....regalandoci splendide oasi di bellezza in mezzo alle già bellissime cime.











Gianni è peggio di un motore diesel, a freddo rende poco, ma appena si scalda non lo fermi più. Con la sua front inizia a carburare e ci da dentro. Tu, con la tua full dai il massimo, poi ti giri e lui è li che compie acrobazie e non ti molla. Braò Gianni, braò fess.
Continuiamo il giro o meglio, la discesa... Angelo sempre in tiro, raggiungiamo un gruppo di mucche al pascolo, sono impegnato nella guida e giungo a 5 metri da una di loro, è nera e con corna appuntite, mi guarda incuriosita. Mi prende un colpo, sono un ragazzo di città le mucche le ho sempre viste con corna tagliate... questa sembra incazzata, nera e con corna a punta. Cazzo sarà mica un toro? aahahha fortunatamente sono imbranato in materia. E' una mucca e non è incazzata ma impaurita.



























Qui Angelo ancora ride alla mia osservazione...

Da qui al rifugio del colle di San Zeno il passo è breve e tutto in discesa, giù a tutta birra divertendoci a mille.
Giunti al rifugio Gianni incontra alcuni amici con bici da corsa, alcuni scambi di battute un caffettino e siamo pronti per proseguire il tour.
Risaliamo velocemente sulle bici e ci buttiamo in splendido sentiero scendendo in Val Palot dove una graditissima sorpresa ci accoglie, un tracciato di gara mtb divertentissimo. Parto per primo con la mia 27,5, la bike è bella agile, scendo veloce, dietro Angelo a canna mi segue e Gianni (l'acrobata) con la front sfodera il meglio di se. Il percorso è ottimamente segnato e veramente divertente.
Giunti alla fine il sorriso e l'adrenalina è sulle facce di tutti. Purtroppo il tempo a mia disposizione si sta pian piano esaurendo, da qui cercheremo di velocizzare il giro, lasciando perdere le fotografie.
Angelo e Gianni cercano di convincermi a scendere verso Pian Camuno lungo la strada per farmi rincasare in orario, ma nada, non mollo siamo qui per farci un bel giro e lo si chiude come da traccia gps in sterrato.

Un buon tratto del tracciato è con bici a spinta in mezzo al bosco con pendenze notevoli, si devono recuperare 200 mt di quota con bike a spinta o spalla.

Poi si scende nuovamente su splendidi sentieri attraversando piccole frazioni come Pradosole, Vissone, Fane, Solato, Beata alcuni piccolissimi sentieri scorrono in mezzo alle frazioni citate riportandoci a valle.
Una piccola variante ci porta in mezzo ad un boschetto pieno di rovi nel tentativo di seguire la traccia gps, qualche graffio, qualche parolaccia, ma nessun problema fa parte dell'escursione.

Raggiunta la vettura a valle, lasciamo il nostro Angelo in un bar con le bici, io e Gianni risaliamo in auto a riprenderci la seconda auto.

Grazie ragazzi splendida gita, dicono che far mountain bike salendo in auto non è vera mtb... ma vi assicuro che i 600 mt di dislivello e l'impegno sempre in tensione di questo giro sono fisicamente provanti.

P.s. La seggiovia era ferma..