domenica 6 maggio 2012

Nuovamente quattro pazzi, in Valtrompia!

Sabato sera.... ho lanciato l'email d'invito all'uscita un paio di giorni fa, gli unici temerari al momento sono Beppe ed il fido Paolo.
Il cell. che solitamente scotta a quest'ora è palesemente muto, nessun sms, nessuna chiamata.... il meteo promette acqua, al momento scroscia un forte acquazzone.
Una telefonata! chi è? Renato che non resiste a testare la sua nuova bike. Ottimo! nuovamente in quattro, questa volta non in Valcamonica ma in Valtrompia.
Matti? certo! chi scalerebbe la montagna sotto la pioggia e chi scenderebbe nei boschi in mezzo al fango? nessun problema lo facciamo noi, siamo matti ma quando c'è da divertirsi noi ci siamo.
Pertanto caffettino alle otto del mattino a Pezzaze e poi su verso il M.te Ario, siamo fortunati, fa freschino ma il meteo è clemente, non piove, la salita è molto pedalabile nel tratto iniziale, via via diventa sempre più dura.
Giunti alla santella Paolo, forte della recente salita all'Ario del mese scorso, lancia un affermazione che mi porterò nel cuore sino in vetta...."ora la salita s'addolcisce", facilmente era sotto l'effetto di qualche droga o forse funghetti allucinogeni, da qui la salita s'innarpica ma sicuramente non s'addolcisce!
Dai Paolo, di salite in questi mesi ne abbiamo fatte, un poco di confusione in testa è normale.
Continuiamo a salire, per poi fermarci e permettere una doccia rigenerante a Renato



Paolo pazientemente attende che Renato si lavi per bene...



Mentre io e Beppe ci abbuffiamo di barrette energetiche e quant'altro.
Dato che Renato ha finito la passeggiata nel prato, ripartiamo verso Passo Croce...



La salita continua bella tosta, il meteo ci regala un po di pioggia per meglio assaporare la fresca giornata.
Siamo ad un passo dall'inizio della discesa, la pioggia si trasforma in grandine, davanti a noi il bivio discesa tosta o discesa tranquilla?
Abbiamo lanciato nel forum mtb l'invito per la nostra uscita odierna, Lucavt lascia un messaggio dicendo "viste le condizioni meteo vi sconsiglio questa discesa, fango e radici scivolose vi aspettano" inoltre dice "potrebbero rovinarvi la bellissima discesa".
Ascoltando il consiglio ci siamo portati un paio d'alternative, ma..... basta uno sguardo agli occhi di Paolo e subito capisco le sue intenzioni, (identiche alle mie)  chi resiste? bellissima discesa? Luca se omettevi questa frase ti avremmo ascoltato di sicuro!
Grandina! il primo pezzo della discesa non smente Luca fango a go go... bici perennemente col posteriore bloccato e di traverso, siamo tutti con bike front! radici e fango ci accompagneranno per l'intera discesa.
Ma ragazzi che spettacolo! l'acqua rende ancora più tecnico il tracciato, splendidi taboga e curve a gomito fangose regalano emozioni uniche.
Un paio di passaggi fangosi ci obbligano a scendere arpionando il terreno per restare in piedi...

 

Il resto della discesa è divertentissimo! la pioggia lascia il posto al sole....
E dopo una buona mezzora passata nei boschi tra taboga, tornantini stretti, passaggi strepitosi torniamo alla civiltà.



Giunti a fondo valle Renato pulisce per bene la sua nuova bike, lui è già docciato, la bike è linda ....l'aspetta il pranzo domenicale!



Asciugheremo le bici lanciandole dalla miniera Tassara sino a Pezzaze sulla lunga discesa asfaltata mantenendo una velocità di 40/50 kmh.

Riesco a rincasare per le 12:40 mettendo subito i piedi sotto il tavolo davanti ad una stupenda spaghettata allo scoglio.

Grazie raga! ottima la vostra compagnia e mattinata molto proficua e divertente!
Alla prossima Fede.


mercoledì 2 maggio 2012

Quattro pazzi in Valcamonica


Siamo alle solite, si organizza un bel giro, questa volta molto all mountain, ed il meteo ci mette lo zampino promettendo una giornata piovosa. In tarda serata chiamo Fede per la domanda di rito: " Quanti siamo?"
Ed inevitabile la risposta: " I soliti due matti!".

Eppure questa volta abbiamo messo anche un titolo invitante. Ma se non tira più nemmeno il "dosso Figarolo" dove finiremo!

Ore 6.00 la sveglia suona a lungo prima che il mio cervello torni alla realtà ed ordini alla mano di spegnerla. Fuori sento la pioggia scrosciare con violenza, ed il primo pensiero:" Ma chi me lo fa fare?" Ma è solo un attimo; l'eccitazione per l'uscita prende il sopravvento: colazione, vestizione e via. 

All'appuntamento con Fede una bella sorpresa: mi annuncia che siamo in quattro. Bene non siamo più i soli pazzi che sfidano le intemperie.

La strada scorre veloce ed in un attimo siamo a Bienno; caffettino al bar tra gli sguardi curiosi e stupiti degli avventori ed i commenti si sprecano: " Ma andif en bici? Bel de che ghif catat föra!" 
Usciamo e prepariamo le bici, arrivano gli altri due arditi e riconosco Fabio, presente anche sabato scorso, e sorpresa con lui il mitico Ago, mio vecchio amico e compaesano. Saluti, complimenti e si parte. 

Dopo aver attraversato le splendide, strette e caratteristiche vie centrali di Bienno si inizia a salire. L'ascesa è di quelle vere, non molla mai, i falsopiani sono brevissimi e subito la pendenza si sente nelle gambe mentre il cuore pulsa sempre più veloce ed ogni tanto siamo costretti a spingere x riprendere fiato. Sulla nostra destra ci accompagna il torrente Valdaione  gonfiato dalle piogge cadute nella notte e la sua voce ricorda il rombo di un treno che sfreccia verso la valle.

Finalmente dopo una curva la strada spiana leggermente e si apre dinnanzi a noi una larga valle verdissima tagliata a metà, come una profonda ferita, dal torrente in piena. Il sole fa capolino e lo spettacolo a cui assistiamo toglie il fiato. L'acqua corre veloce, saltando con violenza sui sassi e formando infinite cascate. La schiuma illuminata prende mille colori e gli spruzzi salgono verso l'alto incontrando le nuvole che dalla valle risalgono veloci.
Talmente siamo assorti dal paesaggio che non ci accorgiamo dei nativi che alle nostre spalle ci osservano divertiti finché una voce rompe l'incantesimo:" Bello vero?" Ci giriamo e non possiamo che confermare ed un po' invidiare i nostri interlocutori che ogni mattina aprono le finestre della camera su questa cartolina. 

Dopo una breve pausa si riparte, l'interminabile salita si fa sempre più dura ed a complicare gli ultimi chilometri compare la neve che ci costringe a spingere le bici. Ora tutto è più difficile, sopratutto per Fabio che con i suoi scarpini con gli attacchi scivola ad ogni passo.

Ed eccoci al punto più alto del percorso, dagli zaini escono cibarie e vestiti asciutti e la frenesia di lanciarsi in discesa si fa sempre più palpabile. 
Ago si esibisce subito in un paio di rotoloni da fermo talmente comici da scatenare l'ilarità generale. Fabio soffre un poco nei passaggi tecnici maledicendo le scarpette. Federico come al solito in prima posizione lanciatissimo.

La traccia è quasi completamente su sentieri in mezzo ai boschi, in alcuni tratti il fondo molto rovinato ci costringe a scendere dalle bike, ma che paesaggi stupendi. Persi in mezzo al nulla non si vedono quasi i segni dell'uomo. La sensazione è quella di essere i primi esploratori di un mondo sconosciuto.

Tanta è l'eccitazione di Fede che non riusciamo a fare più di 500 metri senza dover effettuare continue pause per le foto.

La lunga discesa ci porta direttamente a Bienno che riattraversiamo per raggiungere il parcheggio. I commenti entusiastici sono unanimi e il giro viene giudicato il migliore dell'anno, almeno per ora. Non restano che i ringraziamenti, in primo luogo ai 3 compagni di avventura che hanno voluto sfidare il meteo, un grazie anche al sole che dopo le prime due ore di pioggia ci ha accompagnato per l'intera giornata ed infine, ma non meno importante, un saluto ai ragazzi del mtbvallecamonica.it che hanno messo a disposizione di tutti questo fantastico tour.